Ti svegli alle 7, fai colazione, prendi un mezzo di trasporto (tuo o pubblico), arrivi a lavoro, svolgi mansioni per 6-8 ore, con una pausa pranzo veloce di 30/60 minuti, nel mentre corri a destra e a sinistra per l’ufficio, l’aula o l’azienda per la quale lavori, dopo il lavoro vai alle poste, al supermercato, a prendere i figli, a cena, se mangi a casa, arrivi, ti fai la doccia e sai che dovrai cucinare per cenare, forse guardi un po’ di tv, o leggi un buon libro se non sei ancora sfinito e poi ecco che l’indomani ricomincia la solita frenetica routine.
Da quanto?
Per quanti anni?
Per quanti giorni l'anno?
Ammettiamolo: ormai la maggior parte delle giornate di una persona sono queste, al ché viene da chiedersi se sei tu davvero a condurre la tua vita o piuttosto non hai messo il pilota automatico…
Il mito della velocità
Erano i primi del ‘900 e già aleggiava nell’aria il mito del progresso e della velocità. Siamo ora negli anni ’20 del XXI secolo e, dopo più di 100 anni, progresso e velocità sono ancora i paradigmi fondamentali della nostra vita, soprattutto professionale.
A lavoro, infatti, continuano ad essere sempre più richieste velocità e urgenza.
Devi essere il più veloce possibile e più in fretta possibile devi finire i lavori che ti sono stati commissionati, ovviamente però senza peccare di qualità, per carità.
Ciò, di contro, porta il più delle volte a concepire la lentezza come una debolezza.
Se una persona è lenta a lavoro, vuol dire solo che non ha voglia di lavorare. Ma davvero è così?
Facciamo attenzione perché in questo caso stiamo facendo confusione.
Tra cosa?
Tra velocità e fretta, tra lentezza e inattività.
Riflessioni
Velocità vs Fretta
Sulla differenza tra velocità e fretta, voglio condividere con te una parte della riflessione di Gerlando Spoto che ho trovato di recente su Linkedin
nella prima [la velocità] il tempo è una conseguenza, nella seconda [la fretta] il tempo è la causa. (…) [La fretta] ti mette nella condizione di non poter più aspirare a “generare il miglior risultato possibile in funzione delle tue capacità”, ma puoi solo aspirare al “meglio che puoi fare nel tempo che hai a disposizione”.
Lentezza vs Inattività
Per capire invece la differenza tra lentezza e inattività, chiamo qui in causa niente meno che Milan Kundera, e una citazione tratta dalle prime pagine del suo romando “La lentezza”
“Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri fra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice. Nel nostro mondo, l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca”.
“Tutto ciò che è squisito matura lentamente.”
Dopo aver dato dei piccoli spunti di riflessione, scopriamo ora perché la lentezza è una cosa positiva.
Risposta breve:
perché fare le cose lentamente significa in primis farle a modo tuo, richiede poi applicazione, dedizione e cura, attenzione.
Significa avere a disposizione il tempo per potersi concentrare e cercare di risolvere qualcosa nella maniera più efficace ed efficiente possibile.
Quando ti prendi i tuoi tempi ed i tuoi spazi, senza fretta e senza che qualcuno ti stia addosso, è lì che ti stai concentrando su ciò che stai facendo, è proprio in quel momento che fai le cose per bene.
Al contrario invece, la maggior parte delle volte, la fretta non ti porta a fare le cose nel modo giusto. Fare qualcosa soltanto per arrivare al risultato finale senza dare troppa importanza al percorso che devi fare è alla lunga deleterio, sia per la qualità del tuo lavoro che della tua vita.
Il digitale premia la lentezza
Noi di Fenice Academy abbiamo trovato 4 professioni che invece premiano la lentezza, ovvero ti inducono a lavorare nel modo giusto portando risultati concreti e nel lungo termine, senza andare di fretta.
I 4 lavori che abbiamo individuato e selezionato al momento sono:
Sono dei lavori che ti permettono di lavorare da remoto così da gestire al meglio il tuo tempo e di conseguenza performare di più ma non solo..
Ti permettono infatti di scegliere quando lavorare e da dove.
Con una buona organizzazione e una buona strategia, non solo il tuo lavoro è efficace ma hai anche la possibilità di tenere buona parte della giornata libera per te e per tutto ciò che vuoi fare.
Questo dipende anche da te.
Ad esempio:
Sei una persona mattutina? Bene, puoi lavorare solo di mattina, dalle 6 alle 13.
Ti piace stare sveglio di notte? Puoi benissimo lavorare di notte.
Vuoi goderti i prossimi 2 giorni esclusivamente con il tuo partner o la tua famiglia? Bene, decidi allora che oggi lavori un po’ di più, ti metti avanti con il lavoro, così da essere libero nei 2 giorni successivi.
Oltre a darti il tempo, che secondo noi è la risorsa più preziosa a questo mondo, ed il denaro (perché sono professioni che ti permettono di guadagnare molto), ti danno anche la possibilità di lavorare tranquillo, in pace, nel tuo ambiente, a casa, al bar, al mare, in collina, in una baita...
Immagina un posto dove vorresti essere adesso. Ecco: lì.
Nessuno che ti stia addosso, nessuno che ti rincorra.
Quindi se tu sei in una di quelle situazioni in cui devi correre tutto il giorno a lavoro, fermati un attimo e chiediti se è questo che vuoi per il tuo futuro, per il tuo presente, per la tua vita.
Se è così, allora vai pure avanti per la tua strada, altrimenti ricordati questo:
Comments